ELENCO TOTALE FOTOGRAFIE E DOCUMENTI


ELENCO TOTALE DEI CRONOTOPI ACCESSIBILI DAL LIBRO

Appendice 1 - Il prodotto interno lordo di sapere e di conoscenza.

La postfazione ideale al libro Avevamo la luna di Michele Mezza potrebbe essere il pensiero di Umberto Sulpasso, sul calcolo del PNS - Prodotto Nazionale Sapere, da presentare ufficialmente alle Nazioni Unite come metodo innovativo per misurare la ricchezza delle nazioni. (Contenuti - Considerazioni alla luce della Luna che avevamo, e che possiamo riconquistare. Dal petrolio al sapere. Dal sapere al PNS. Il pianeta brucia. Il nuovo Rinascimento: la sfida degli intellettuali occidentali. Capitalismo economico e capitalismo finanziario. Dall'Euro-dollaro al China-dollar. La grande utopia della civiltà del sapere. Perchè in India sì e in Italia no. Intervista al dr. Tatò).

Capitolo 1 - E' la rete...

Anche la politica è investita dall’ondata di disintermediazione che disarciona i giganti e premia i nani. Un fenomeno complesso e ingovernabile, che, a poche ore dal trionfo, porta persino il Gabibbo a 5 stelle a inseguire la gelataia di Venezia, imprecando contro la nanetta che si è intrufolata nel suo giardino. È la rete, bellezza, verrebbe da dire.

Capitolo 2 - 15 - La corsa alla Luna

Il 25 maggio 1961 la luna entra nella competizione globale

Capitolo 7 - 41

Dispositivi di orientamento negli ecosistemi spazio-temporali : 4 - quadridimensionale : indirizzi e ping (echo test per i tempi di ritardo andata e ritorno) telecomunicazione - collegamento quasi istantaneo punto/punto a) mappa traffico internet b) mappa traffico internet in tempo reale http://www.akamai.com/html/technology/dataviz1.html

Capitolo 7 - 40

Dispositivi di orientamento negli ecosistemi spazio-temporali : 4 - quadridimensionale : indirizzi e ping (echo test per i tempi di ritardo andata e ritorno) telecomunicazione - collegamento quasi istantaneo punto/punto a) mappa traffico internet

Capitolo 7 - 39

Dispositivi di orientamento negli ecosistemi spazio-temporali : 3 - tridimensionale : volo aereo (movimento parabolico ortogonale al piano di arrivo e partenza)controlli inerziali satellitari - traiettorie balistiche a) rappresentazione traiettorie aeree b) mappa voli in tempo reale

Capitolo 7 - 38

Dispositivi di orientamento negli ecosistemi spazio-temporali : 3 - tridimensionale : volo aereo (movimento parabolico ortogonale al piano di arrivo e partenza) controlli inerziali satellitari - traiettorie balistiche a) rappresentazione traiettorie aeree

Capitolo 7 - 37

Dispositivi di orientamento negli ecosistemi spazio-temporali : 2 – bidimensionale : bussola per la rotta (piani di navigazione) navigazione marina - movimento planare con direzionalità da orientare a) carta navale storica (portolano) b) mappa traffico navale in tempo reale

Capitolo 7 - 36

Dispositivi di orientamento negli ecosistemi spazio-temporali : 2 – bidimensionale : bussola per la rotta (piani di navigazione) navigazione marina - movimento planare con direzionalità da orientare a) carta navale storica (portolano)

Capitolo 7 - 35

Dispositivi di orientamento negli ecosistemi spazio-temporali: 1 - monodimensionale : nodi di scambio o incrocio (deviazioni ai nodi di rete) strade sul terreno - movimento sequenziale lineare scambiabile nei nodi reticolari a) tutte le strade portano a Roma b) mappa traffico stradale in tempo reale https://www.autostrade.it/it/webcam

Capitolo 7 - 34

Dispositivi di orientamento negli ecosistemi spazio-temporali: 1 - monodimensionale : nodi di scambio o incrocio (deviazioni ai nodi di rete) strade sul terreno - movimento sequenziale lineare scambiabile nei nodi reticolari a) tutte le strade portano a Roma

Capitolo 7 - 33

A questo punto la rappresentazione deve assumere necessariamente le sembianze di una Rete ad invarianza di scala che viene utilizzata proprio per lo studio degli Ecosistemi Digitali, analoghi a quelli delle rappresentazioni del sistema vivente e delle sue capacità di auto-organizzazione

Capitolo 7 - 32

...un nuovo ecosistema spazio-temporale che ora struttura la vita di tutte le classi sociali delle aree metropolitane mondiali... Augmenting Human intellect : A conceptual Framework Douglas Engelbart - Standford Research Institute - 1962

Capitolo 7 - 31 - Un nuovo ecosistema spazio-temporale

Tornando al periodo preso in considerazione dal libro, una cosa è certa, le élites occidentali di quegli incredibili anni hanno assistito alla teorizzazione ed alle prime sperimentazioni del nuovo ecosistema spazio-temporale che ora struttura la vita di tutte le classi sociali delle aree metropolitane mondiali. Per citarne solo due sulla simbiosi uomo computer e sulla realtà aumentata dall'interazione con reti di computer Man Computer Symbiosis, MIT – J.C.R. Licklider 1960...

Capitolo 7 - 30 - Il controllo del tempo ?

per poterne disporre deformandolo e percorrendolo come lo spazio. Alla metà del 2012 sembra di essere alla vigilia di un nuovo salto di qualità e di definizione, la teoria dell'unificazione delle forze (relatività e quantistica) e gli ultimi esperimenti del CERN con il Large Hadron Collider (LHC) [http://it.wikipedia.org/wiki/Large_Hadron_Collider]

Capitolo 7 - 29 - Il possesso del tempo ?

Il XXI secolo si può aprire ormai ad una letterale presa di possesso del tempo per poterne disporre deformandolo e percorrendolo come lo spazio. Oggi siamo alla vigilia di un nuovo salto di qualità e di definizione, la teoria dell'unificazione delle forze (relatività e quantistica) e gli ultimi esperimenti del CERN con il Large Hadron Collider (LHC)

Capitolo 7 - 28 - L'ufficio internazionale dei pesi e delle misure

La misura dello spazio e del tempo subiva l'ennesima torsione con effetti a catena, tanto che nell'ottobre del 1960, sempre a Parigi, alla XI Conferenza Generale di Pesi e Misure (CGPM) è stato deciso che il secondo era quello della misura degli orologi atomici, abbandonando il sistema planetario di riferimento per la microscala della materia. Forse non è un caso che sia ancora a Parigi il Bureau international des poids et mesures.

Capitolo 7 - 27 - Synchronological Chart of Universal History

In ogni disciplina era necessaria una revisione ed uno sforzo poderoso di sintesi e di rappresentazione, una per tutte l'abbraccio didattico delle celeberrime Synchronological Chart of Universal History(1880-90).

Capitolo 7 - 26 - International Meridian Conference

La sincronizzazione universale (Conferenza di Washington 1884) inventa il fuso orario

Capitolo 7 - 25 - La incronizzazione oraria universale

Alla fine del secolo, mentre il cinema appena nato manipolava il segreto del tempo e dello spazio, il livello di interconnessione delle reti ferroviarie e telegrafiche era tale da richiedere la prima vera sincronizzazione oraria universale (Conferenza di Washington 1884) con l'invenzione del fuso orario http://www.avevamolaluna.it/qrcode/7-25 + [http://en.wikipedia.org/wiki/International_Meridian_Conference]. http://www.avevamolaluna.it/qrcode/7-26

Capitolo 7 - 24 - La locomotiva dei Fratelli Lumière arriva alla stazione di La Ciotat [1896]

... mentre in un altro padiglione i fratelli Lumiére spaventavano il pubblico con la più famosa sequenza della locomotiva

Capitolo 7 - 23 - La Luna a un metro

Altro riferimento, la Luna promessa al pubblico dell'Esposizione Universale del 1900 che l'avrebbe dovuta vedere a un metro con il Telescopio S.Gobain...

Capitolo 7 - 22 La Lune a un métre - 1898

Il riferimento alla Luna non è casuale, vale la pena seguirla per fare un balzo indietro all'invenzione del cinema, quella Luna accecata dal proiettile/navicella di Meliés.

Capitolo 7 - 21

E' del 6 dicembre 1962 l'approvazione della NASA per utilizzare i circuiti integrati per il computer di bordo di Apollo (Apollo Guidance Computer – Eldon Hall) e la necessità assoluta di ridurre il peso ed aumentare la capacità delle memorie di quei super-computer che ancora non entravano in una stanza.

Capitolo 7 - 20

... mentre nella Piana del Fucino Telespazio costruiva la base per i radar dedicati alle comunicazioni satellitari. Se Adriano Olivetti non ha potuto ascoltare quel discorso di Kennedy sulla conquista della Luna, Mario Tchou non ha potuto assistere alla mondovisione, ma avevano appena fatto in tempo a realizzare le loro intuizioni geniali che molto probabilmente hanno consentito a JFK di carezzare l'idea dello sbarco sulla Luna.

Capitolo 7 - 19 - PRIMA MONDOVISIONE

Il 23 luglio 1962 per la prima volta nella storia si assiste ad una prima trasmissione in mondovisione...

Capitolo 7 - 18 - L'ELETTRONICA E LO SPAZIO

Nei report di maggio 1962 la NASA valuta che l'elettronica occupa il 70% dei costi dei voli spaziali per la conquista della Luna e auspica l'inclusione per il 1964 nei programmi governativi di un drastico incremento di fondi per l'assunzione di 2000 ingegneri elettronici.

cAPITOLO 7 - 17 - L'ITALIA E LO SPAZIO

... mentre il Governo Fanfani approvava finalmente il progetto S.Marco e Broglio poteva trattare con la NASA

Capitolo 7 - 16 - L'Italia e lo spazio.

Il 18 ottobre 1961 viene fondata in Italia TELESPAZIO, la più antica azienda al mondo di servizi spaziali,

Capitolo 7 - 15 - L'UOMO E LA LUNA

... ecco una seconda inquadratura di quello stesso discordo di JFK al Congresso degli Stati Uniti d'America che, il 25 maggio 1961, prefigura il sogno della Luna.

Capitolo 7 - 14 - GLI USA INSEGUONO LA LUNA

Il 25 maggio 1961 il 35° presidente degli Stati Uniti, John Fitzgerald Kennedy (Brookline, 29 maggio 1917 – Dallas, 22 novembre 1963) annunciò al Congresso che l'uomo sarebbe andato sulla Luna

Capitolo 7 - 13 - Dopo l'URSS nello spazio...

Il 12 aprile 1961: l'annuncio del volo di Gagarin avrà delle ricadute che culmineranno con l'annuncio statunitense del 25 maggio ... Ma a Roma accade qualcosa.

Capitolo 7 - 12 - Gagarin nello spazio ... il 12 aprile 1961 l'URSS conquista lo spazio con il volo di Gagarin

CAPITOLO 7 - 11 - IL CIRCARAMA A ITALIA 1961

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Capitolo 7 - 10 - ITALIA 1961

Capitolo 7 - 09 - In un gesto il time-laps della nascita di un nuovo ecosistema spazio temporale...

La carezza che i genitori avrebbero dovuto dare ai loro figli quel giovedì sera di luna piena del 11 ottobre 1962 da parte del Papa Giovanni XXIII, racchiude in un gesto il time-laps della nascita di un nuovo ecosistema spazio temporale, sotto la cappa del possibile olocausto nucleare per la Crisi di Cuba... dopo lo stordimento italiano per le Olimpiadi del '60 e nel pieno dell’ Esposizione Internazionale del Lavoro (Italia '61).

Capitolo 7 - 08 - Santhià 9 novembre 1961

Chiave di ricerca: muore in un incidente il dirigente della Olivetti Mario Tchou. L'improvvisa morte di Tchou, successiva di un anno a quella di Adriano Olivetti, decretò la fine del progetto Elea e chiuse un'importante stagione per l'elettronica italiana, che vedeva allora la leadership industriale e tecnologica della Olivetti.

Capitolo 7 - 07 - Santhià 9 novembre 1961

Chiave di ricerca: muore in un incidente il dirigente della Olivetti Mario Tchou

Capitolo 7 - 06 - Aigle 27 febbraio 1960

Sto riflettendo su una cerniera del Miracolo Italiano (rapporto Olivetti di New Canaan e Olivetti a Borgolombardo) per una narrazione cross-mediale di due cronotopi georeferenziati che la Rete elegge come chiari grumi semantici. Chiavi di ricerca Aigle 27 febbraio 1960. Muore in treno l'ing. Adriano Olivetti ...

Capitolo 7 - 05 - Tempo libero

In particolare, alla XIII Triennale di Milano del 1964, venne presentato il film "Caleidoscopio", di Gregotti-Stoppino-Brivio, regia di Tinto Bras

Capitolo 7 - 04 - ... e chiuderlo con la XIII Triennale di Milano 1964

Capitolo 7 - 03 Le Corbusier-Xenakis-Varése del 1958 all'Expò Universale di Bruxelles

... come architetto mi piace rappresentare questo formidabile intervallo ('58-'64) aprendolo con l'allestimento del Poéme electronique, evento eccezionale di Le Corbusier-Xenakis-Varése del 1958 all'Expò Universale di Bruxelles... Del padiglione Philips qui si può vedere qui una ricostruzione virtuale .

Capitolo 7 - 02 - 1958 Expò Universale di Bruxelles...

E' così che un giornalista e un architetto si trovano a lavorare insieme alla riscrittura di un intervallo di storia italiana. Come architetto mi piace rappresentare questo formidabile intervallo ('58-'64) aprendolo con l'allestimento del Poéme electronique di Le Corbusier-Xenakis-Varése del 1958 all'Expò Universale di Bruxelles...

Capitolo 7 - 01 - Ciò che stiamo facendo da secoli nel territorio forse è la proiezione di quello che accade da sempre nelle nostre teste ?

Viene il sospetto che i nostri stessi edifici per abitazioni, da sempre abbiano la funzione di "brains storage and recharge". L'ambito costruito può essere investito dello stesso potere simbolico della parola, attenuandone la volatilità, ancorandola allo spazio e al tempo, esercizio della memoria vivente della nostra specie (Francois Choay, L'esplosione Urbana, MillePiani 2009).

Capitolo 7 - 00 - Cronotopi di un autore invisibile. IL TAPPETO VOLANTE DEI QRCODE.

I codici QR, ponte tra la carta e l'algoritmo. Allo stesso modo la Time-line permette di considerare alcuni fatti collocandoli su una linea temporale. Ogni evento, oltre al suo valore assoluto, assume una valenza di contesto. Il fatto che si prende in esame in un contesto di circostanze ed avvenimenti che rendono quell'episodio, non un unicum ma l'anello di una concatenazione. L'intera tradizione analistica francese, con Braudel al centro, nasce proprio sulla base di una lucida visione degli eventi storici intesi come isole di un arcipelago, strettamente connesse a un'unica piattaforma. Non sempre la vicinanza di spazio o di tempo è un indizio significativo. Anzi a volte distorce la possibilità di interpretare influssi e relazioni fra eventi che pur posizionandosi in dimensioni spazio temporali distanti, si basano su strette connessioni concettuali.

Capitolo 6 - 08 - Questo paese non è in grado di difendere primati e primogeniture in campo economico e tecnologico.

Pochi sanno che all'inizio degli anni '90, a Serre Persano, in provincia di Salerno, fu allestito il più grande e complesso impianto fotovoltaico del mondo, tutto con tecnologia italiana. Eravamo all'avanguardia. Ci fermammo subito: ora paghiamo ancora la bolletta energetica più salata d'Europa, con un prevalenza assoluta ancora di fonti fossili.

Capitolo 6 - 07 - La frontiera da presidiare.

Craig Venter, lo scienziato americano che ha formalizzato il brevetto sulle modalità di riproduzione delle cellule primarie dell'uomo, non ha avuto dubbi: quando fra qualche anno ci volteremo indietro, ha detto a commento della sua impresa, rideremo a pensare che per un certo tempo abbiamo considerato il computer e l'informatica strumenti del sistema della comunicazione: la potenza di calcolo non serve a cambiare la TV, serve a riprogrammare la vita.

Capitolo 6 - 06 - Il futuro senza di noi ?

già vari anni fa, un prestigioso addetto ai lavori, il vice presidente della INTEL, Bill Joy, scrisse per il nascente Wired un lungo articolo dal titolo “Il futuro avrà ancora bisogno di noi? Proprio un uomo dell'algoritmo metteva in guardia gli osservatori più entusiasti: fra 3 decenni, prevedeva, con la progressione delle nanotecnologie, avremo creato microchip che non controlleremo più e che potranno prendere il controllo del nostro corpo. La progressione tecnologica da allora si sta tenendo, per i tempi e i contenuti, esattamente nel le previsioni del dirigente dell'INTEL.

Capitolo 6 - 05 - L'algoritmo è il nuovo bastione,

attorno al quale sta andando in scena il nuovo conflitto sociale, e di conseguenza, si riorganizzerà la nuova società politica è l'algoritmo, o meglio ancora il codice digitale, il linguaggio del computer. Come dice Alexander Galloway, giovane analista digitale della New York University “il codice digitale è l'unico linguaggio che è eseguibile.... Il codice è una macchina per convertire il significato in azione”.

Capitolo 6 - 04 - Storiche battaglie contro una concezione neutralista della scienza e del sapere.

... o l'intero contributo del professor Giulio Maccacaro sulla nuova medicina del lavoro, o arrivare alle riflessioni di Franco Basaglia, sull'istituzione manicomiale. La storia della critica dei saperi vanta una lunga tradizione nel lungo cammino del movimento del lavoro...

Capitolo 6 - 03 - Storiche battaglie contro una concezione neutralista della scienza e del sapere.

Non sarebbe difficile instaurare analogie con le storiche battaglie contro una concezione neutralista della scienza e del sapere. Battaglie che hanno dato spessore e potenza al movimento operaio, proiettandolo sui nuovi orizzonti sociali dei diritti civili moderni. Fondamentale, in questo contesto contributi come, ad esempio, L'Ape e l'architetto (Feltrinelli editore, Milano 1976) di Marcello Cini...

Capitolo 6 - 02 - Capitalismo "macchinico".

Matteo Pasquinelli,un attento ricostruttore del pensiero digitale operaio italiano, protagonista del fenomeno Indymedia,nel suo blog sul capitalismo macchinico,individua i due buchi neri che la sinistra non è riuscita ancora oggi a superare nella sua riflessione sociale. Se, seguendo Marx, sia le macchine industriali che le macchine informazionali possono essere definite come apparati per l’amplificazione del plusvalore e la cristallizzazione del general intellect...

Capitolo 6 - 01 - La luna non è per noi.

La cruda realtà del nostro paese è uno dei terreni più dissodati dalla nuova trebbiatrice informazionalista. I dati che abbiamo richiamato all'inizio di questo capitolo sul primato italiano nel mercato manifatturiero ci confermano che qualcosa di rilevante è già accaduto. Nell'anno più oscuro e sconfortante dell'economia europea, e italiana in particolare, scopriamo, grazie alle rilevazioni della Fondazione Edison, che la configurazione produttiva del paese, è sempre più sganciato dalle grandi cattedrali industriali...

Capitolo 5 - 18 -

Un impotenza che costa al PSI anche il prezzo di una scissione, come quella del PSIUP, promossa dalla componente più filo comunista del partito, che era sempre stata all'opposizione della strategia autonomista di incontro con la DC, che nel luglio del 1963, di fronte all'inconcludenza di una trattativa con i partiti dell'alleanza che non portava a risultati concreti, uscirono dal PSI...

Capitolo 5 - 17 - immobilismo del gruppo dirigente comunista

Il macchiavellismo moroteo chiude la stagione delle speranze italiane, sia sul piano politico che su quello economico e fa impantanare il galeone del centro sinistra in una bonaccia, come la definì nel 1957 Italo Calvino in un brillantissimo racconto satirico... Da allora sinonimo dell'impotenza e della subordinazione della politica ai grandi poteri globali.

Capitolo 5 - 16 - Legge di Reed.

Davide Reed, ricercatore del M.I.T.(Massachusetts Institute Technology), a metà degli anni '90 elaborò una teoria delle reti per stabilire il valore intrinseco di un sistema ramificato, formulando così la nuova legge che prenderà il suo nome: il valore di una rete cresce in modo esponenziale se associato a gruppi o comunità caratterizzate da identità di interessi o comportamenti...

Capitolo 5 - 15 - Investimento sul sapere.

La configurazione a rete del sapere fu una scelta strategica del sistema militare americano per meglio rispondere all'egemonia sovietica sui sistemi basati sul lavoro operaio. Nel capitolo sull'innovazione industriale siamo partiti proprio dall'intuizione di Vannevar Bush, agli sgoccioli della seconda guerra mondiale, sul modo per contrastare l'egemonia dell'URSS sul mondo del lavoro.

Capitolo 5 - 14 - "Unicum".

Sicuramente il ragionamento di Magri, e le documentate analisi sui meccanismi del neocapitalismo americano di Trentin in quel convegno, rappresentano, come ci dice nella sua testimonianza Giuseppe Vacca presidente dell'Istituto Gramsci, un unicum. In quello sprazzo di spregiudicata analisi sociologica, rappresentato dai contributi al dibattito di Trentin, Magri e pochissimi altri dirigenti che il PCI non si concederà più...

Capitolo 5 - 13 - Il sarto di Ulm.

Lucio Magri, allora giovanissimo, quanto già battagliero dirigente del PCI, di matrice cattolica, nel suo ultimo libro, Il Sarto di Ulm, che abbiamo già usato nel capitolo sulla cultura comunista, ci dà testimonianza di un certo stupore che si diffuse nel suo partito, all'indomani di quella tornata di discussioni: ”Volutamente in entrambi i convegni (quelli di S. Pellegrino e degli Amici del Mondo, ndr) la discussione metteva da parte i temi più direttamente politici, particolarmente quelli internazionali...

Capitolo 5 - 12 - Il paradosso

Qualche mese dopo, lo stesso gruppo di S. Pellegrino , si ritroverà attorno al segretario del partito, Aldo Moro, per scrivere la monumentale relazione con la quale Moro, al congresso di Napoli della DC , nel gennaio del 1962, vara concettualmente il centro sinistra come nuova formula di governo reale del paese. Paradossalmente proprio l'audacia politica dei nuovi programmatori cattolici allarmava la sinistra...

Capitolo 5 - 11 - Il dibattito è tutto guidato dal gruppo dei programmatori, capeggiato da Saraceno, Ardigò e De Rita...

"... attraverso le varie vicende liete e tristi sperimentate dall’azione politica dei cattolici in Italia, fino ad oggi, non già perché in questi quindici anni di assillante e preminente attività politica praticata, essi siano stati da noi negletti o comunque appannanti, ma per farli rivivere..."

Capitolo 5 - 10 - Intese parziali.

Gronchi, Fanfani, Moro, i tre leader del corso post-degasperiano, proprio mentre concorrono alla manovra “mercatista” della DC che apre l'economia italiana alle forme di consumo più individualista, declinano, ognuno per la propria parte e sensibilità, la strategia di una svolta che estende le basi sociali del governo del paese. Tutti e tre devono però fronteggiare i due convitati di pietra che siedono al loro tavolo: le gerarchie vaticane e le gerarchie imprenditoriali.

Capitolo 5 - 08 - Quaderni rossi.

Nel 1957, a pochi mesi dall'incontro con i socialdemocratici del segretario Nenni, la sinistra del partito bilancia la mossa autonomista con una full immersion salvifica nel brodo di cultura operaia. Come riporta ancora Guido Crainz, in quell'anno viene pubblicato un numero speciale di Mondo Operaio, la rivista teorica del partito, allora diretta da Raniero Panzieri, che di lì a poco uscirà dal partito socialista e inizierà la lunga marcia nella sinistra operaista, con l'esperienza di Quaderni Rossi dedicato proprio all'analisi del neocapitalismo, nella sua accezione di nuovo macchinismo di fabbrica.

Capitolo 5 - 06 - Ungheria -

Togliatti, con il suo tenace temporeggiare, tiene unito il grosso del partito ancorando l'intero gruppo dirigente attorno alla necessità di stare “da una sola parte della barricata”. Le polemiche sui fatti di Ungheria spingono il PSI ad uscire dal piatto frontismo ed il 25 agosto dello stesso 56 Pietro Nenni e Giuseppe Saragat riaprono il dialogo fra PSI e PSDI in vista di un lungo e tormentatissimo processi di ricomposizione della scissione del 1947.

Capitolo 5 - 05 - Il Manifesto dei 101

Troppo occupati appaiono i due partiti “operai” italiani a risolvere le disfide ideologiche che da sempre li dividono. Il 56 è l'anno terribile del PCI, che vede, dopo l'invasione dell'Ungheria, una grande emorragia di intellettuali ed anche di simpatizzanti, che rompono il legame di ferro con il fronte sovietico.

Capitolo 5 - 01 - Pasolini e le "lucciole"

Era impossibile che gli italiani reagissero peggio di così a tale trauma storico. Essi sono diventati in pochi anni (specie nel centro-sud) un popolo degenerato, ridicolo, mostruoso, criminale. Basta soltanto uscire per strada per capirlo. - Sotto accusa era proprio quel processo economico che aveva portato il nostro paese fuori dal tunnel contadino e lo aveva proiettato nella modernità europea. Un'accelerazione brusca, che aveva strappato un terzo del paese alle proprie case, ma anche una corsa verso nuove opportunità e stili di vita, che ha portato l'Italia ad accarezzare la luna dello sviluppo più innovativo...

Capitolo 4 - 23 - La "legge truffa"

Una brusca frenata nel progressivo avvicinamento fra i due poli si verifica con la sconfitta della legge maggioritaria, la cosiddetta legge truffa. In quell'occasione la DC mancò il suo obbiettivo, seppur di poco, nelle elezioni del 7 giugno 1953, in cui non scattò il premio di maggioranza per la coalizione centrista, pur riconoscendo alla DC la conferma di un amplissimo consenso elettorale che lo confermava partito architrave del paese. Subito si aprì una riflessione di lungo periodo, dove si fecero largo le nuove forze del dinamismo democristiano, guidate dai giovani di Terza Generazione e dai professorini della Cattolica di Milano, con Amintore Fanfani in testa.

Capitolo 4 - 21 - maledetta "stanza dei bottoni"

Un'illusione che paradossalmente sembra riproporsi ancora oggi, rispetto alla questione del piano di connettività digitale, il famoso tema della banda larga. Così come allora, anche oggi si ripropone il tema di una scorciatoia “statalista” ad un piano nazionale di connettività, basato su soggetti nazionali, come la Cassa depositi e Prestiti, in combinazioni che singolari soci privati, stravolgendo il carattere federalista di una strategia come la connettività estremamente esposta a varianti locali.

Capitolo 4 - 20 - Verso il centro-sinistra

Una scelta che scontava fortemente il moroteo primato del metodo sul merito. Pur di arrivare ad una decisione, che assumeva un valore mitologico, di grande panacea di tutti i mali capitalistici e serviva ai quadri intermedi del partito socialista, guidati dal coriaceo illuminismo di Riccardo Lombardi a salvarsi la coscienza proletaria, dopo la rottura con il PCI.

Capitolo 4 - 19 - Università cattolica Gemelli, incubatore a Milano

Incubatore delle nuove competenze era l'Università cattolica Gemelli a Milano, dove si allevava una straordinaria spina dorsale intellettuale guidata dai programmatori Saraceno e Vanoni, e prolungata con i sociologi ed economisti, Ardigò , Prodi ed i fratelli De Mita, sindacalisti come Macario e Carniti. Un milieu di grandissimo spessore che congiungeva momenti di pura riflessione intellettuale, come i convegni di S. Pellegrino ad azioni concretamente prefiguranti, come il varo proprio a Milano della prima giunta di centro sinistra, in una grande città, agli inizi del 1961. Una scelta certo non incruenta.

Capitolo 4 - 17 - una sinistra, diffidente e chiusa nei confronti del futuro ?

Sembra invece, oggi, che sinistra e comunità cattolica convergano solo nel disagio per l'incalzare di un nuovo processo, visto come il risultato di un acritico ed ingovernabile determinismo tecnologico, in cui il sapere assume la grottesca fisionomia del professor Stranamore nel film di Stanley Kubrick, che in un impeto di folle autodistruzione si lancia nel vuoto a cavallo della Bomba nucleare. Una bella differenza rispetto discorso di Togliatti del 1963...

Capitolo 4 - 15 - La lettera al Papa

E' l'inizio, grave e spaurito, di una lettera che quattro intellettuali di matrice marxista, fra cui Paolo Sorbi che ci accompagna nel nostro capitolo sui cattolici, hanno indirizzato a Benedetto XVI, all'indomani del convegno di Todi, nell'ottobre del 2011. I nomi dei firmatari con Sorbi, Pietro Barcellona, Mario Tronti, Giuseppe Vacca - danno al documento una robusta rappresentatività del senso comune della cultura di sinistra e specificatamente dell'intellettualità di origine comunista.

Capitolo 4 - 14 - Sfida alla scienza

Il richiamo alla luna fu il modo in cui la comunità ecclesiastica si rimpossessava dell'immagine del nostro satellite, che in quei mesi era oggetto di una disputa militare fra le due super potenze. Il volo di Gagarin, nell'aprile del 61 e la grande sfida lanciata da Kennedy il 25 maggio dello stesso anno ai russi, con l'avvio della corsa allo sbarco sulla luna, avevano occupato l'intero immaginario planetario. Il papa si riprendeva la Luna, ricollocandola in un contesto umano, rendendola nuovamente sede di emozioni e sentimenti e non bersaglio di arsenali.

Capitolo 4 - 13 - Uno squarcio nella coltre dell'ortodossia -

Il senso che stava accadendo qualcosa di inatteso ed innovativo si manifestò fin dalle prime ore del Concilio, fin dalla sera della giornata inaugurale, quando Papa Giovanni, seguendo un istinto che lo portava a precedere il suo gregge, decise d'impulso di parlare alla folla che lo reclamava in Piazza S.Pietro. Un discorso, forse uno dei più famosi della storia delle comunicazioni moderne, che aprì uno squarcio nella pesante coltre dell'ortodossia religiosa, non solo cattolica.

Capitolo 4 - 12 - Pazienza,indagine, balzo:

sono le tre parole-chiave che danno già al discorso inaugurale del Concilio Vaticano II, un carattere del tutto inedito. Ma è soprattutto l'ultimo termine del brano riportato che accende i motori dell'innovazione pastorale. La grande intuizione del Pontefice, insiste Monsignor Bettazzi e non senza esplicitamente contrapporla alla successiva curva comportamentale seguita dai successore di Giovanni XXIII, fra cui anche il Papa dimesso, fu proprio la scelta del carattere pastorale del concilio ossia la determinazione di affidarsi ai suoi vescovi, senza preordinare esiti e comportamenti, quella fu la scelta pastorale. La volontà di rinunciare al filtro della curia e lasciare che il popolo della Chiesa convocato a Roma potesse realmente esprimersi.

Capitolo 4 - 11 - I Concili della Chiesa

Altra è la sostanza dell'antica dottrina del depositum fidei ed altra è la formulazione del suo rivestimento; ed è di questo che devesi, con pazienza se occorre, tenere gran conto, tutto misurando nelle forme e nelle proporzioni di un magistero a carattere prevalentemente pastorale”

Capitolo 4 - 10 - Nuovi linguaggi

Tramite proprio il sistema della comunicazione, un nuovo linguaggio, si elaborò un nuovo modo attraverso il quale un Papa poteva intercettare ed anticipare turbolenze e dubbi che attraversavano lo scenario mondiale. Per capire come questa novità irruppe nella dottrina lasciamo la parola a Papa Giovanni, che ritroviamo nel filmato pubblicato sul sito delle teche Rai la mattina dell'11 ottobre 1962 sull'altare della Confessione, nella basilica di S.Pietro di fronte a 2.540 padri riuniti, che offre la lezione autentica sul perché e il come il Concilio debba realizzarsi:

Capitolo 4 - 09 - Insostenibilità di un Vaticano III°

Semplificando potremmo dire che le due ali dell'attuale dibattito teologico convergono nel giudizio sull'insostenibilità di un Vaticano III°, anche se ci si distingue subito sulle ragioni. Come spiega nel suo libro Ritrovare il Concilio ( Einaudi, Torino 2012 ) Giuseppe Ruggeri, professore emerito di Teologia a Roma e Catania, così sintetizza, semplicemente, le ragioni di tutti i concili:

Capitolo 4 - 06 - Il giudizio di Cardinal Camillo Ruini

Ogni tema o episodio della vita ecclesiale diventa occasione per far riemergere le antiche divisioni, le opposte visioni, i diversi sentimenti che si formarono attorno alle congregazioni del Vaticano II. Un terremoto che fa paura per quello che fu. Che terrorizza per quello che potrebbe diventare, oggi. ”Una sfida enorme, a volte mal compresa. Da ciò sono nati danni molto grandi” è ancora oggi il giudizio di Cardinal Camillo Ruini, lo storico presidente della CEI, che Papa Giovanni Paolo II° pose a guida della chiesa italiana all'inizio del suo pontificato.

Capitolo 4 - 05 - Come definirsi rispetto ad una riflessione antropologica alta?

Alla lunga, la mossa del grande custode della dottrina potrebbe rivelarsi una straordinaria premessa per un nuovo primato culturale della chiesa. Non è una minaccia, ma sicuramente una sfida. Del resto , come diceva S. Marco: voi che siete il sale della terra se siete sciapi voi, chi mai potrà insaporirvi?” Nella sua replica a queste note, che troverete integrale nel sito del nostro libro Sorbi ha voluto fissare i paletti dei ratzingheriani di sinistra...

Capitolo 4 - 04- “Stupefacente esperienza del dono”

...dopo Benedetto XVI il papa diventa un funzionario. Uno strumento, un oggetto, e non il soggetto. E' una svolta copernicana, che ri-sintonizza la comunità cattolica con il senso comune del mondo. Erano rilevanti i segnali di una particolare attenzione del grande teologo per quell'emergenza antropologica, come l'hanno definita i quattro intellettuali marxisti che nei mesi scorsi indirizzarono un'originale lettera al papa, rappresentata dalla potenza tecnologica che riorganizza e riclassifica la convivenza umana. Già nella sua ultima enciclica, Caritas in Veritate, il papa si misurò sulle novità della rete, apprezzando la “stupefacente esperienza del dono” che la sorregge. Poi venne la spettacolare decisione di diventare un membro della comunità di Twitter. Infine la scelta di azzerare la sua gerarchia.

Capitolo 4 -03 - Un Bradisismo ecclesiale

Così Paolo Sorbi, sociologo,militante ratzingheriano, come egli stesso si definisce, definisce la decisione di Benedetto XVI. Sorbi ha una biografia emblematica, cattolico attraversato dal 68, partecipe della grande avanzata del PCI della fine degli anni '70, deluso tornò alla sua matrice religiosa, ritrovando proprio nel mondo della pratica intensa di Comunione e Liberazione un orizzonte con il quale dialogare, per partecipare alle appassionate discussioni sui valori essenziali della vita umana, che qualche decennio dopo proprio Joseph Ratzingher definì "valori non negoziabili"...

Capitolo 4 - 02 - Paolo Sorbi Ratzingheriano

... un nuovo concilio, un Vaticano III, che paventa e contesta il sociologo cattolico ratzingheriano, come si definisce lui stesso, Paolo Sorbi, nella nota integrativa con la quale ha arricchito il suo contributo al nostro libro, proprio poche ore dopo l'annuncio shock del Vaticano? Noi stessi non ci aspettavamo di dover rimettere le mani sui contenuti del nostro libro - testi e filmati - per un evento che veniva dal versante meno destinato a mutare in pochi mesi, come è la struttura della Chiesa.

Capitolo 3 - 14 - Luna, storia di segni e di sogni.

L'11 ottobre, affacciandosi alla finestra del suo studio, per quella che doveva essere una benedizione di routine della folla che voleva festeggiare l'apertura del Concilio, vedendo una grande Luna che quasi toccava Piazza S. Pietro, il Pontefice improvvisò quello che rimane tutt'ora forse il più coinvolgente discorso che sia stato trasmesso dalla TV, il discorso alla Luna” quando tornerete a casa vedrete i vostri bambini, date loro una carezza e ditegli che la manda il Papa........” . Davvero nulla era come prima. La luna di Gagarin e di Kennedy si sovrappone alla luna di Giovanni XXIII. Inizia la storia dei segni e dei sogni.

Capitolo 3 - 11 - Pizzinato racconta

sul finire degli anni 50 entra nelle fabbriche lombarde una leva di lavoratori giovanissimi, non più di 20/22 anni, provenienti dalle campagne meridionali, senza rispetto per la solennità della fabbrica e con una inedita ansia di reddito”. Si prepara una nuova forma di conflitto... Vittorio Foa, allora dirigente della FIOM CGIL nel primo numero di Quaderni Rossi, la rivista promossa da Raniero Panzeri coglie immediatamente la qualità della nuova spinta che sale dalle fabbriche milanesi e che non pare mediabile dalle vecchie burocrazie sindacali, e nell'articolo d'apertura della rivista, del 1961...

Capitolo 3 - 10 -

Questi giovani intellettuali erano già convinti che la vecchia visione e strategia socialcomunista che aveva come referente la prima antica operaità dell’operaio «professionale» (il quale si muoveva nella stessa cultura dell’altra parte dell’artigiano dimidiato, ossia della borghesia imprenditoriale, e quindi era scientista, tecno-scientista, sviluppista, per la programmazione totale ed autoritaria, sacrificista e universalista) era chiusa in un labirinto che ritroviamo anche nel pensiero di Marx, della socialdemocrazia classica e poi degli stessi bolscevichi. Non avrebbe mai potuto trovare la strada per uscire dal capitalismo uscendo dalla classe operaia stessa senza una nuova teoria e strategia, e un nuovo soggetto sociale per farla camminare.

Capitolo 3 - 09 - La Conricerca

L'unico vero esempio di un confronto materiale con il nuovo mondo produttivo che comincia a far capolino nelle fabbriche italiane ci è proposto dall'esperienza della Conricerca, di Romano Alquati. Un metodo originalissimo, che anticipa le forme di interattività analitica, rese possibili oggi dalla rete, intrecciando il lavoro di ricercatori sociali con la vita diretta dell'oggetto della ricerca, nel nostro caso dei nuovi operai delle fabbriche piemontesi, Fiat ed Olivetti in prima linea.

Capitolo 3 - 07 - Lucio Magri

Una delle più brillanti e libere menti del comunismo italiano... quello di ridare un senso ad una narrazione, quella appunto del conflitto di classe, che coincideva con la sua stessa scelta di vita. Uno sforzo quello di Magri che ha portato i curatori - Luciana Castellina, Famiano Crucianelli, Aldo Garzia - ad intitolare il volume che ha raccolto la copiosa produzione politico-saggistica di Magri, ad un anno dalla sua scomparsa “Alla ricerca di un altro comunismo” ( Il Saggiatore, Roma, 2012). Proprio l'uso di quel termine dualistico “Altro” accanto al sostantivo comunismo indica che uno spiraglio si intende comunque aperto verso una nuova elaborazione.

Capitolo 3 - 06 - Marx nel secondo capitolo de La Miseria della Filosofia

...l’evolversi della trasformazione economica dall'agricoltura era passata all'artigianato, quindi all'industrializzazione a vapore e poi elettrica, fino alle forme di fordismo e taylorismo più esasperate, per arrivare infine a organizzare e distribuire su base di massa sistemi di automatizzazione delle attività cognitive (l'informazionalismo di cui parla Castells).

Capitolo 3 - 04 - rapporto Minc/Nora 83 processi di informatizzazione nel Paese

Era una fase che, proprio per la sua negatività, poteva essere un'occasione propizia per sollecitare un gruppo dirigente più spregiudicato ad avventurarsi sui nuovi terreni dell’analisi economica, così come, in quegli stessi anni, fece la sinistra di Mitterand in Francia, in competizione con la destra tecnocratica di Giscard D’Estaing, e con la sfida del suo rapporto Minc/Nora sull'inizio dei processi di informatizzazione nel Paese.

Capitolo 3 - 03 - Enrico Letta nei primi mesi del 2012

"...Dobbiamo cercare di dare risposte che anticipino i tempi...chiediamo con forza di avere questi temi in agenda, trovando soluzioni regolamentari e cominciando investimenti. Dobbiamo essere competitivi su questi temi come lo siamo nel settore della meccanica di precisione, della manifattura: dobbiamo essere competitivi anche su tv e web. Se la richiesta del pubblico spinge più sul freno che sull'acceleratore, come leadership del Paese, dobbiamo porci il problema di spingere".

Capitolo 3 - 02 - Umberto Sulpasso

Come ancora spiega questo snodo teorico il professor Umberto Sulpasso nel suo saggio Darwinomics (Il saggiatore, Milano, 2011) “non è la pura e semplice abbondanza di sapere quella che consente di poter affermare l’esistenza di una Civiltà del Sapere, ma sono le modalità della sua produzione, i modi di accesso dei soggetti, la circolazione dello stesso “.

Capitolo 3 - 01 - Il Macintosh visto da Ridley Scott

In quelle settimane Ridley Scott terminava il montaggio dello storico video clip dell'Apple, che lanciava sul mercato il secondo computer da tavolo dell'azienda di Cupertino, il Macintosh, una macchina che avrebbe rivoluzionato l'immaginario globale quando il 22 gennaio del fatidico 1984, al Tampa Stadium in Florida, durante il terzo tempo del SuperBowl, la mitica finale fra i vincitori dei due campionati nazionali di football americano, fu trasmesso dinanzi a 77 milioni di spettatori televisivi. Da quel momento iniziò la corsa alla nuova frontiera dell'individualismo informatico...

Capitolo 2 - 21 - Quel miracolo italiano

Quel prodotto nasce da una vision sociale e non tecnologica. Già le caratteristiche dell'oggetto ci fanno intendere la sua dirompente discontinuità rispetto al mercato dei calcolatori del tempo. Dimensione 48X61X19 - Peso 35,5 Kg - Consumo 350W - Memoria circa 240 byte. Un vero gioiello dell'epoca, che funzionava in modalità manuale o automatica. Tutto ciò che qualche anno dopo prese forma nei garage californiani era già stato inventato in Italia.

Capitolo 2 - 20 - La creazione di Adriano Olivetti

Adriano Olivetti trasforma la sua fabbrica in una società aperta e partecipata, come spiegano proprio i due ex giovani di talento, Garzera e De Sandre, nel filmato citato, ci ricostruiscono la magia dell'attimo sfuggente che diede vita al nuovo progetto: Eravamo - dicono i due progettisti della Programma 101 - come Michelangelo dinanzi al marmo: nessun modello se non la nostra idea. E' forse la svolta che porta gli esperti dell'IBM, venuti in visita a gridare al miracolo. Ma il vero passaggio che muta la natura della macchina è l'ideazione della cartolina magnetica, niente di meno del floppy disc che usavamo negli anni 90.

Capitolo 2 - 19 - La giovane squadra Olivetti

Una visione, il computer come oggetto di largo consumo, una strategia, dalle macchine meccaniche all'informatica, un ambiente ricettivo, i laboratori Olivetti, e una quantità straordinaria di talento. Infine, i giovani. Giovanni De Sandre e Gastone Garzera, due ragazzi di neanche 20 anni, arruolati da Pier Giorgio Perotto, sfidano i giganti americani e decidono che il computer può stare su un tavolino, e non solo in un centro di ricerche militari. Come spiega lo scrittore Bruce Sterling uno dei primi grandi interpreti della cultura digitale ”la programma 101 è oggi una tecnologia ormai morta, ma è l'emblema dell'unica cultura viva”. La grande svolta, come sempre, ha una matrice sociale e non tecnicistica. Il problema non fu solo quello di superare le valvole con i transistors...

Capitolo 2 - 18 - La profezia di Adriano Olivetti

Adriano Olivetti in un'intervista rilasciata, proprio nel 1960, per un documentario della Rai di Emilio Garroni, torna su questo punto dell'individuo, spiegando perchè il padre Camillo decide alla fine dell'800 di trasformare la sua azienda di oggetti per la misurazione di precisione in una fabbrica di macchine da scrivere: una scelta di libertà, per non dipendere da altre aziende e potersi rivolgere direttamente alle singole persone. Libertà e individualità, i due termini cardini del cronotopo Olivetti ritornano ossessivamente.

Capitolo 2 - 17 - Lo Snodo strategico previsto da Vannevar Bush nel 1945

Si tratta di uno snodo strategico per tutto l'occidente, ed è l'origine di quanto accadrà poi a Berlino il 9 novembre del 1989, con la caduta del muro. La matrice teorica è basata sul rapporto che il matematico del MIT di Boston, Vannevar Bush, invia il 25 luglio del 45 al presidente Truman intitolato Science: Endless Frontier (V.Bush,Science:The Endless Frontier.A report to the President.US Government Printing Office,Washington,1945).

Capitolo 2 - 16 - Elserino Piol a "L'Italia di Steve Jobs"

Elserino Piol, il testimone della famosa notte della svendita, la memoria storica dell'Olivetti informatica, giovanissimo dirigente commerciale negli anni 50 e poi stratega del marchio per tutti i decenni successivi, ci conferma nell'intervista rilasciata all'autore ( 18 maggio 2012, Milano, come la frustata di Kennedy ebbe anche in Italia grandi effetti, moltiplicando le iscrizioni ai politecnici e alle facoltà scientifiche in generale. Una mobilitazione che rese possibile anche uno scouting più approfondito di competenze e talenti. Al tempo stesso la competizione internazionale si fa più dura. Negli Usa, nel 61, la IBM progetta il nuovo sistema 7030 a Los Alamos, la stessa località del progetto Manhattan, dove fu costruita la prima bomba atomica di Fermi.

Capitolo 2 - 15 - La svolta della luna

La svolta della luna sembra invece andare proprio nella direzione dell'Olivetti, come conferma simbolicamente la foto del sito "Storia della Olivetti" in cui si vede un tecnico della Nasa lavorare, nella mitica Operation Room dell'impresa lunare, proprio sulla Programma 101, il vero prototipo di personal computer elaborato, alla fine della sua corsa, dall'Olivetti nel 1964, come si vede in questa foto...

Capitolo 2 - 14 - Olivetti secondo Francesco Gui

" L'impresa è sempre stata la sua bussola. Grazie all'impresa poteva viaggiare, avere contatti, conoscere, essere autonomo dai vincoli imposti dalla politica.E sopratutto poteva concretamente dare corpo alle sue “invenzioni” industriali e sociali. Particolarmente suggestivo il profilo che di Adriano traccia il professor Francesco Gui, ordinario di storia moderna alla Sapienza di Roma, in cui ricostruisce un passaggio particolare, per certi versi anche oscuro, della vita di Adriano Olivetti, ossia il suo contatto con i servizi di sicurezza americani, prima l'OSS, nel corso della guerra, e successivamente la neonata CIA, per assicurarsi almeno una benevola neutralità...

Capitolo 2 - 13 - Una nuova condizione di libertà

L'8 novembre del 1959, Adriano Olivetti, anzi l'onorevole Adriano Olivetti, presenta al capo dello Stato Giovanni Gronchi, nella sede di rappresentanza di Milano, in via Clerici il nuovo calcolatore Elea, affermando: "L’elettronica non solo ha reso possibile l’inizio dell’era spaziale, ma attraverso la moltiplicazione di sempre più complessi ed esatti apparati di automazione, sta avviando l’uomo verso una nuova condizione di libertà e di conquiste. Sottratto alla più faticosa routine, dotato di strumenti di previsione, di elaborazione e di ordinamento, prima inimmaginabili, il responsabile di qualsiasi attività tecnica, produttiva, scientifica, può ora proporsi nuove, amplissime prospettive. La conoscenza sicura, istantanea e praticamente illimitata dei dati..." (sito "Storia della Olivetti" - http://www.storiaolivetti.it/default.asp )

Capitolo 2 - 12 - Un tornante epocale

...la delusione sarà uno degli elementi che convincerà la squadra politica di Olivetti ad abbandonare il campo. Il secondo, definitivo, avviso di messa in mora dei riformatori, viene recapitato ai socialisti con la famosa lettera di Emilio Colombo, del maggio del 1964, con la quale il ministro democristiano fa trapelare, per mezzo di una velina di stampa, il suo esplicito dissenso per ogni ulteriore riforma prevista dal programma del governo di cui faceva parte. Un vero tornante epocale per la politica italiana...

Capitolo 2 - 11 - "Senza sostegni in una stanza vuota "

Come spiega con limpida rassegnazione Antonio Giolitti, lo storico ministro del Bilancio e della Programmazione economica, che sarà la vittima sacrificale del nuovo governo di Aldo Moro del 64, proprio nel suo libro di memorie velato da una tenerezza quasi naif per il senso di impotenza che trasmette, Lettere a Marta, il fronte riformatore che era riuscito a forzare la stanza dei bottoni, si ritrova senza sostegni in una stanza desolatamente vuota.

Capitolo 2 - 10 - Il piano Solo

Tornando al governo Moro rinegoziato con i socialisti, nato a pochi mesi dalla famosa apertura a sinistra, che Pietro Nenni, il leader storico dei socialisti italiani, salutò con il suo famoso titolo sull'Avanti “da oggi siamo tutti più liberi”, ritroviamo l’ambizione riformatrice già tutta impantanata nella rete “dorotea”. Nenni, per giustificare la forza intesa con la DC richiama proprio il “tintinnar di sciabole” che annunciava più gravi sciagure per la democrazia , se non si fosse arrivati nell'estate del 1964 ad un accordo di governo. Il leader socialista si riferiva a quello che qualche anno dopo sarebbe stato conosciuto come Il Piano Solo...

Capitolo 2 - 09 - Il primo rapporto Minc/Norà

"L'industria dei calcolatori prepara l'affermazione di attrezzature rivoluzionarie. Essa ha preso l'avvio sotto l'etichetta modesta di “macchine” per ufficio” che può confondere una clientela che ignora la potenza del lavoro apportata a questi strumenti dall'elettronica..." (Jean Michel Treille, L'economie mondiale de l'ordinateur, Paris ) Si ritrovano qui tutte le ragioni della Grandeur francese, che nel campo dell'innovazione portò poi nel 1979 al sul sistema telematico e la realizzazione del Minitel, progenitore di una rete nazionale di connettività, nel 1984. Questa è la ragione per cui in Italia non esiste un linguaggio informatico, tutto mutuato dall'incombente modello americano, mentre in Francia il computer è diventato si chiama Ordinateur.

Capitolo 2 - 05 - Il nuovo soldato...

Già negli scontri di piazza a Genova, nel 1960, contro il governo Tambroni, si era vista in azione una generazione di giovani apparentemente disincantati e dinoccolati, molti con il ciuffo alla Elvis Presley, che indossavano caratteristiche magliette a strisce, che successivamente daranno un marchio a questa leva giovanile. Poi nel 62, a Milano, “s'avanzò uno strano soldato” per dirla con Ivan della Mea (canto "La guardia rossa").

Capitolo 2 - 04 - L'Italia del Sorpasso ?

Ma quale Italia era dietro a questo modernissimo boom dell’immaginario? Quale paese poteva reggere questo overload di sogni e segni? L'Italia della Lambretta e delle valige di cartone? Un paese al quale Dino Risi , con il suo film Il Sorpasso, propone la maschera dell'esuberanza cialtronesca di Bruno Cortona, interpretato da Vittorio Gassman, insieme alle timidezze del giovane Roberto Mariani, alias Jean Louis Trintignant, che nella scena finale andrà incontro alla morte dopo aver appena assaggiato l'ebbrezza della modernità.

Capitolo 2 - 03 - San Siro. la Scala del calcio globale

Le due squadre milanesi rappresentano le tipologie opposte in cui si classifica il miracolo italiano. Il Milan di Rocco e Viani attorno al talento di Gianni Rivera. L’elettrica, imprevedibile ed ingovernabile, istintività dell’Inter di Herrera, Mazzola, Suarez, Corso, Facchetti, la squadra pazza, capace di imprese impossibili e di atroci delusioni. Entrambe parlavano al nuovo ceto creativo del centro metropolitano della capitale ambrosiana.

Capitolo 2 - 02 - La curva dei 200 alle Olimpiadi di Roma 1960

Persino nello sport, l’Italietta del vecchio mito di Dorando Petri, esce dal guscio dei ricordi delle vittorie di regime negli anni '30. A Roma, alle Olimpiadi dell’estate del 1960, l’elegantissima e infinita curva di Livio Berruti, medaglia d’oro nei 200 metri, annuncia che gli atleti azzurri entrano nelle discipline nobili,come le velocità, sfidando i giganti americani, tedeschi e inglesi.

Capitolo 2-01 - Alcide De Gasperi 1947

Era passata già molto acqua sotto i ponti da quando un paese non sconfitto ma non vincitore ,che si presentava a Parigi, alla conferenza di pace,il 10 agosto del 1947, con le parole , imbarazzate e dimesse con le quali l'allora presidente del consiglio De Gasperi iniziò il suo difficilissimo intervento difronte alla alla sala che lo ascoltava fredda: tutto è in questa sala contro di me, meno la vostra cortesia personale

Capitolo 1 - c 03 - Conversazione con Giuseppe De Rita

Certo che oggi il servizio pubblico deve anche occuparsi delle opportunità della società della conoscenza, dandoci occasioni e supporti e non contenuti statali del sapere. E' questo un terreno per una buona politica e per far crescere una nuova leva di politici. D. - Ma oggi le sembrerebbe possibile fare quello che lei fece nel 63, quando Pasquale Saraceno dovette licenziarla dalla Svimez e lei contrattò una committenza di avviamento per mettersi in proprio fondando il Censis

Capitolo 1 - c 01 - Conversazione con Giuseppe De Rita

Persino nel cuore della classe più mitologica, quella di Mirafiori, Romiti nella sua intervista a Pansa ricorda che le vertenze erano cadenzate anche dai tempi delle campagne, perchè gli operai facevano anche i contadini, trebbiavano e vendemmiavano. Parlando della famosa vertenza dell'ottobre del 1980, Romiti dice a Pansa: “mi dicono che tutto finirà fra breve perchè c'è da raccogliere uva e castagne”. D. Si stava delineando un'area sociale senza fabbrica ?

Capitolo 1 - c02 - Conversazione con Giuseppe De Rita

"Non credo che si possa recuperare il ritardo storico legato alla mancanza di un ceto sociale dirigente." D.Una condanna per i borghesi nostrani. Ma anche per la rappresentanza politica. Lei in un saggio pubblicato dal Mulino, a metà del 2012 parla di assenza di cultura dell'interpretazione nella politica italiana. "Due episodi, apparentemente marginali, ma esemplificativi dell'assoluto disinteresse della politica italiana a capire cosa realmente accade nella società. Il primo alla fine degli anni '80 con De Mita... - il secondo, quasi 10 anno dopo, con Berlusconi..."

Capitolo 1-08 - "I giganti s'incontrano attorno alla luna"

Oppure vi può essere una convergenza concettuale. Come nel caso della Luna. Nel biennio 61-62, nel cuore dei 50 mesi che sono l'oggetto del nostro lavoro, due giganti di quel periodo, Papa Giovanni XXIII e il giovane presidente americano, primo cattolico alla Casa Bianca, John Fritgerald Kennedy, si incontrano virtualmente attorno alla luna. Kennedy lancia il 25 maggio del 1961 un'epocale sfida al mondo, reagendo allo smacco subito dall'Unione Sovietica, che aveva lanciato un uomo ad orbitare attorno alla terra, dichiarando che in soli dieci anni gli USA sarebbero riusciti a sbarcare sulla Luna. Una sfida che muterà il destino tecnologico dell'occidente, accelerando anche la sua espansione e benessere.

Capitolo 1 - 07 - Leonardo Chiariglione, padre dell'algoritmo MPG

... una ritirata consapevole, che nulla lasciava di consistente alle spalle del nemico che avanzava. Anche quando, pensiamo all'esperienza della TV digitale del gruppo del professor Leonardo Chiariglione che ha ideato la televisione digitale con l'algoritmo Mpeg2, ritornavamo ad essere protagonisti, diventando gli inventori del fenomeno. Ma, anche in quel caso, riuscivamo, quasi con fastidio, a liberarsi subito del primato raggiunto.

Capitolo 1-06 - Steve Jobs "Andare dove pattina il disco"

“Devi pattinare dove andrà il disco, non guardare dove si trova ora”. Così Steve Jobs,rifacendosi alla massima di un grande campione di hockey su ghiaccio ,Wayne Gretzky, rispondeva a chi rimaneva sbigottito dinanzi alle sue soluzioni tecnologiche. Prevedere la traiettoria del disco, anche a rischio di rimanere inizialmente spiazzati, per questo bisognava essere folli ed affamati, come ammonì i laureandi di Stanford nella sua celeberrima prolusione all'anno accademico del 2005.

Capitolo 1-05 - "Percepire le nuove relazioni a Rete"

Anche nel primo scorcio del terzo millennio ci confermiamo i più pronti a percepire ed interpretare le nuove relazioni a rete, diventando i primi nell'uso dei social network, con un tempo di navigazione medio superiore agli stessi americani. Quella descritta potrebbe essere considerata la controversa storia di una comunità di istintivi innovatori,con alti e bassi. Vista da più vicino, appare invece come una distorta fotografia di un talento da rivoluzione passiva, per dirla con Gramsci.

Capitolo 4-01 - LE DIMISSIONI DI PAPA BENEDETTO XVI E L'IPOTESI DI UN NUOVO CONCILIO

GIORNATE STORICHE - Papa Giovanni XXIII aveva annunciato all'improvviso, ad una Curia sbigottita, la sua determinazione a convocare il Concilio Vativano II. Lo stesso sgomento provoca Benedetto XVI con l'annuncio, in latino, delle proprie dimissioni. ... forse, nella loro dimensione concettuale, seguendo la profondità che consente la categoria del cronotopo nel cadenzare la storia, assistiamo ad un processo che ancora non si è concluso ? Forse proprio Papa Ratzingher, con le sue dimissioni, ha riportato la Chiesa sull'Orlo di un nuovo Concilio... MA E' PENSABILE OGGI UN CONCILIO VATICANO III ? ... sulla scia del Vaticano II, che va solo attuato, ci dice nella sua conversazione monsignor Luigi Bettazzi,

Capitolo 1-03 - Boston Consulting Group 2012 - "Il fattore Internet"

Nel pieno della spirale perversa dello spread, l'Italia si scopre come uno dei paesi meno legati alla tradizione fordista: nel male, con lo sfaldamento delle sue piattaforme industriali, che riducono il peso del paese sul mercato, falcidiando l'occupazione, in particolare quella giovanile; nel bene, con una predisposizione ad una transizione accelerata all'economia digitale, che ci colloca, secondo lo studio del prestigioso Boston Consulting Group della primavera del 2012

Capitolo 1-01 - La carezza del Papa

La sera dell'11 ottobre 1962, giorno dell'inaugurazione del Concilio Vaticano II, il Papa si affacciò sulla gremitissima piazza S.Pietro, nel giorno dell'inaugurazione del Concilio Vaticano II. Gli occhi del pianeta guardavano, forse per la prima volta dal dopoguerra, la grande piazza della capitale italiana. Non voleva parlare il Papa; quel giorno aveva avuto troppi impegni, con la laboriosa cerimonia inaugurale del massimo consesso del mondo cattolico .Ma forse proprio la suggestione di quella luna, e la folla che chiamava, gli trasmisero una grande emozione.Il Pontefice infatti decise, di accantonare il testo preparatogli del suo assistente, Loris Capovilla, e cominciò a parlare a braccio, incantando tutti...

Capitolo 1.02 - 2012 Washington Post, "It's culture, stupido"

Nel picco di calore del luglio 2012, il Washington Post pubblicò un reportage sull'Italia, il cui titolo diceva tutto: "It's culture, stupido". L’endemica crisi italiana, al di là delle mille contingenze politico-finanziarie, era fatta risalire ad un gap di cultura moderna. L'Italia con l'innovazione non si prende proprio, era la tesi del quotidiano americano.

Copertina - 11 ottobre 1962, discorso della luna di Giovanni XXIII, fuori programma della sera del primo giorno del Concilio Vaticano II

La telecronaca della giornata inaugurale del Concilio a cura di Luca di Schiena con "ripresa televisiva" di Giovanni Coccorese e Giuseppe Sibilla viene trasmessa in Eurovisione dalle 8,30 alle 12,30. La sera di quell'impegnativo giorno, Claudio Speranza, giovanissimo cameraman appena assunto in Rai, viene inviato a riprendere la prima mondovisione che la Rai diffuse in occasione del Concilio e si trova a gestire un fuori programma imprevisto e rischioso...

Capitolo 1-04 - FRANCO ANGELI "I CONSUMI TELEVISIVI"

Contrariamente al senso comune, che ci vede come un paese retrogrado e paralizzato dalle carenze infrastrutturali, l'Italia si conferma una delle comunità nazionali più pronte e vitali nella transizione alle nuove forme del digitale. E non è una novità. Lo siamo stati negli anni 80, con l'exploit delle produzioni e dei consumi televisivi, che ci fece conquistare, di gran lunga, il primato in Europa per il numero di emittenti e i consumi pubblicitari. Lo abbiamo confermato negli anni 90, quando abbiamo ripetuto la nostra performance, diventando il paese dei telefonini per antonomasia.