La Giraffa diventa Elefante

Capitolo III

Fra le due riflessioni che riportiamo qui sotto, corrono esattamente 20 anni.

Sarebbe un buon test per molti indovinare quale delle due sia la più datata, cronologicamente...



“Il neocapitalismo manifesta anche un'altra tendenza: quella che ricerca l'emancipazione delle forze produttive dall'egemonia del capitale, quella che insegue sia pure attraverso una concezione “mistificatoria” del profitto l'autonomia della tecnica e del progresso sociale dall'ipoteca capitalista. In questo senso l'ideologia neocapitalista coglie ed esprime insieme la contraddizione fondamentale dello sviluppo capitalistico: quella che esiste fra lo sviluppo delle forze produttive e la natura dei rapporti di produzione.”

(passaggio di una relazione di Bruno Trentin ai lavori del convegno sulle Tendenze del neocapitalismo, dell’Istituto Gramsci nel 1962)

Credo che dobbiamo ormai considerare come un dato ineluttabile la progressiva diminuzione del peso specifico della classe operaia tradizionale. ….. Alcuni traggono da ciò la conclusione che la classe operaia è morta e con essa muore la spinta principale alla trasformazione. Secondo me non è così.

A condizione che si sappiano individuare e conquistare alla lotta per la trasformazione socialista altri strati della popolazione che assumono, anch'essi in forme nuove, la figura di lavoratori sfruttati come lavoratori intellettuali, i tecnici, i ricercatori. Sono anch'essi, come la classe operaia, una forza di trasformazione.”

(da un’intervista concessa dall'allora segretario generale del PCI Enrico Berlinguer a Ferdinando Adornato sul tema La sinistra del 2000)

20 anni trascorsi accanto al più impetuoso processo di riclassificazione dei modelli e delle figure sociali della produzione moderne non bastarono al più arguto partito comunista dell'Occidente ad individuare la talpa che stava scavando sotto i suoi piedi.


Avevamo la luna - L'Italia del miracolo sfiorato, cinquant'anni dopo

di Michele Mezza